venerdì 22 novembre 2013

Costruire in legno: tra tradizione e innovazione. L’evento di Biocity 2013

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Con la terza edizione di Biocity, Salerno si conferma città attenta ai temi legati all’architettura ed alla sostenibilità. “
Biocity. La città intelligente” è una manifestazione nata con l’obiettivo disensibilizzare i partecipanti su temi legati alla sostenibilità nelle città. Tale evento, che avrà come tema “Costruire in legno: tra tradizione e innovazione”, rientra in un progetto più ampio in cui “Biocity” punta a rendere Salerno un punto di riferimento nazionale per le costruzioni e la salvaguardia dell’ambiente attraverso l’organizzazione di eventi di interesse per il settore.
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Il tema di quest’anno è “Costruire in legno : tra tradizione e innovazione” dunque venerdì 6 dicembre il legno sarà protagonista assoluto di una intera giornata dedicata al suo impiego nel settore dell’edilizia e dell’architettura: grazie alla presenza di uno sponsor prestigioso come il Gruppo Rubner, azienda leader del settore, sarà possibile partecipare ad una visita presso la sede della Rubner Holzbau Sud Spa di Calitri, in provincia di Avellino. L’evento sarà un’occasione per conoscere meglio caratteristiche e lavorazioni di questo materiale così versatile e prezioso.

Destinatari di questa iniziativa sono, ovviamente, laureandi e laureati in Architettura ed Ingegneria, ma anche architetti, ingegneri e professionisti del settore che credono nella sostenibilità dell'innovazione: gli interessati dovranno inviare la propria domanda di iscrizione all'indirizzoinfo@workshopbiocity.it entro il 2 dicembre 2013, tenendo conto che, ai fini dell'ammissione, sarà data priorità all'ordine di arrivo delle domande per un numero non superiore ai 100 partecipanti.

Questa giornata di studio è promossa dall’associazione culturale Effetti Collaterali, nata da un’idea di Gianluca Voci e Simona Siddi, il cui scopo è quello di “comprendere come l’architettura possa interferire nella nostra società, attraversando vari campi del sapere e del comportamento collettivo” e di promuovere l’architettura di qualità, nella sua accezione di prodotto sociale.















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